Lascio il posto fisso e divento freelance. In un periodo storico in cui chi ce l’ha, il posto fisso, nel sentire comune farebbe bene a tenerselo ben stretto. In molti mi hanno dato della matta. Sono una mamma single, ho due ragazzini da far crescere e studiare.
Perchè lo faccio?
Perchè per anni mi sono adattata a fare un lavoro che anche se mi ha portato qualche soddisfazione non era comunque la massima espressione dei miei talenti e non mi rendeva felice.
E a un certo punto della mia vita, essere felice è diventata un’urgenza. (Sul tema della felicità ti consiglio la bellissima serie After Life, di e con Ricky Gervais. La trovi su Netflix ed è uno strano miscuglio di cinismo, malinconia, amore e ritorno alla vita piena) Ed è stato chiaro che per essere felice avevo bisogno di comprendere prima quale fosse il mio talento e poi metterlo a frutto.
La cosa che sapevo fare con maggiore efficacia, attraverso la quale potevo essere utile agli altri, e che ero felice di poter fare, era ascoltare ed aiutare le persone ad individuare e mettere a frutto le loro risorse.
Da quel momento, la maggior parte dei miei sforzi è stata dedicata a capire come fare di questo un lavoro.
Avevo già conosciuto il coaching e la PNL , e non volevo tornare all’università. Ho cercato la migliore scuola che potevo e mi ci sono iscritta. Da lì è cominciato tutto.
LASCIO IL POSTO FISSO E DIVENTO FREELANCE
Se sei in questa situazione, se anche tu ti stai dicendo “è arrivato il momento, lascio il posto fisso e divento freelance”, è importante che prima di prendere una decisione tu ti faccia delle domande, e ancor di più che tu ti faccia le domande giuste. Aprire Partita Iva non è una passeggiata, ma può renderti felice se fai le cose per bene.
Ecco alcuni suggerimenti:
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Chiediti se hai già chiaro qual è il tuo talento
Quando brancoli nel buio, può esserti utile metterti davanti ad un foglio bianco e come in un brainstorming con te stessa, provare a scrivere senza alcun filtro e in ordine sparso tutte le cose che sei brava a fare. Dal caffè con la cremina alle equazioni di secondo grado passando per le tue abilità emotive. Senza classifiche, così come vengono a galla.
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Seleziona
Dormici sopra almeno una notte. Poi fai una selezione: dividi un foglio bianco in due colonne, la prima per le cose che ti danno gioia e la seconda per le cose in cui ti riconosci una competenza specifica. Adesso passa in rassegna tutte le caratteristiche che erano emerse nel tuo brainstorming e per ciascuna di esse chiediti se ti rende felice e se hai delle competenze specifiche.
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Analizza
E ora passa all’analisi: con un evidenziatore colora gli elementi ricorrenti. Quali sono le cose che tornano in entrambe le colonne? Quali sono spendibili e potrebbero diventare elementi vincenti nella tua attività?
Ho scritto un articolo che si intitola Odio il mio Lavoro, perché cominciare dalle giuste domande è un ottimo punto di partenza. Possiamo lavorare insieme sul resto in un percorso totalmente personalizzato di 5 sessioni per scoprire, valorizzare e mettere in luce i tuoi talenti e le tue competenze.