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PERCHÉ DOVRESTI RINUNCIARE ALLE CARTE DI CREDITO

Se uno dei tuoi obiettivi per questo nuovo anno è quello di mettere ordine nelle tue finanze, il consiglio migliore che io possa darti è quello di rinunciare per sempre alle carte di credito.

Innanzi tutto, facciamo chiarezza su quelle che sono le differenze tra le varie proposte attualmente sul mercato perché non tutte le carte per i pagamenti elettronici sono uguali, e conoscerne il funzionamento ci aiuta a evitare comportamenti scorretti o rischiosi.

CARTA DI CREDITO – COS’È

  • La carta di credito è uno strumento di pagamento elettronico che consente di effettuare pagamenti online e presso tutti gli esercenti convenzionati e dotati di terminali POS (Point of Sale), oltre che di prelevare contanti dagli sportelli ATM (Automated Teller Machine) digitando il codice segreto PIN rilasciato dalla banca. Quando si preleva contante con carta di credito sui circuiti internazionali vengono applicate delle commissioni che possono variare tra il 3 e il 4%.
  • I pagamenti e i prelievi vengono addebitati sul conto corrente del titolare in un secondo tempo: in genere il 15 del mese successivo al giorno in cui l’operazione è stata eseguita.
  • Le carte di credito prevedono un tetto di spesa mensile (plafond) che varia a seconda della tipologia (alcune carte possono non avere limite) e che funziona come un fido messo a disposizione dalla banca.

Questo significa che, in realtà, quando la utilizzi accedi a un credito che il circuito emettitore ti sta concedendo. Cioè, stai contraendo un debito che ti impegni a risanare il mese successivo.

L’unico indubbio vantaggio della carta di credito è che, se è collegata a un circuito di pagamento internazionale, può essere utilizzata praticamente ovunque nel mondo; è sicura perché ti libera dal dover portare sempre con te una quantità elevata di contante e anche perché spesso prevede la tutela del consumatore anche in caso di operazioni fraudolente come la clonazione della carta, le truffe, il furto e lo smarrimento.

UN PARTICOLARE TIPO DI CARTA DI CREDITO: LE REVOLVING

Presentano tutte le caratteristiche delle normali carte di credito, più quella di poter rateizzare il rimborso. Attenzione! In questo caso si sta attivando un finanziamento e vengono applicati tassi d’interesse spesso molto alti (fino al 24% secondo Altroconsumo – dati Novembre 2018).

 

CARTA DI DEBITO – COS’È

  • Anche la carta di debito è uno strumento per il pagamento elettronico. Viene emessa dalla banca presso la quale si è titolari di conto corrente ed è a esso collegata. Un esempio di carta di debito è il Bancomat: in questo caso l’addebito della spesa è immediato e viene autorizzato solo se c’è disponibilità effettiva di denaro per coprire quella spesa.
  • Il nome trae in inganno, perché le carte di debito sono a tutti gli effetti quelle che consentono di non esporsi economicamente. Quando le usiamo stiamo utilizzando soldi nostri dei quali effettivamente disponiamo.

Non possono essere utilizzate per i pagamenti online, ma questo piccolo inconveniente può essere superato utilizzando servizi di pagamento come Paypal o, in alternativa, carte di debito con funzioni di pagamento online. Queste sono a tutti gli effetti dei Bancomat ma presentano sul fronte le 16 cifre identificative del circuito di pagamento internazionale e sul retro il codice CVC o CVV di verifica della carta, necessario per le transazioni via web.

CARTA PREPAGATA – COS’È

  • E’ un sistema di pagamento elettrico collegato a un circuito di pagamento ma non al proprio conto corrente. Quelle di nuova generazione hanno un IBAN associato e permettono di effettuare le operazioni basiche di un conto corrente. Oltre che effettuare i pagamenti, possono ad esempio ricevere bonifici o l’accredito dello stipendio.
  • Il funzionamento delle prepagate è simile a quello delle carte telefoniche: il proprietario carica sulla carta una certa somma e da questa vengono scalate le spese effettuate.

Ne esistono sostanzialmente di due tipologie: le “usa e getta” che hanno un plafond prefissato (in genere non oltre 500 euro) e si buttano una volta esaurito il credito e le prepagate ricaricabili che hanno invece plafond più alti e, terminato il credito, possono essere ricaricate. Per una questione di sicurezza, le prepagate sono particolarmente utili per effettuare pagamenti online.

PERCHÉ DICO CHE DOVRESTI RINUNCIARE ALLE CARTE DI CREDITO

Le carte di credito, togliendo la concretezza del gesto che fa passare cartamoneta frusciante dalle tue mani a quelle di qualcun altro, mantengono tutto in un piano di virtualità che può farti correre il rischio di spendere di più senza che tu te ne renda conto.

Svolgono un ruolo significativo nell’indebitamento, perché consentono credito per spese che in contanti non faremmo, o che sposteremmo più avanti nel tempo.

Come ho già avuto modo di dirti, se hai bisogno di ricorrere alle carte o a un finanziamento per comprare qualcosa, allora -malgrado questo tipo di mentalità sia così radicato da rendere scioccante ciò che sto per dirti – significa che tu quella cosa non te la puoi ancora permettere.

Sapevi che gli americani nel 2018 hanno versato la sconvolgente somma di 104 miliardi di dollari per gli interessi e le commissioni associate alle carte di credito?

Certo, noi qui non siamo gli americani, ma possiamo imparare molto dalle esperienze negative di qualcun altro.

 

Non sto dicendo che dovresti tornare all’uso esclusivo dei contanti, anche perché le nuove misure del Decreto Fiscale collegato alla legge di Bilancio ci dicono molto chiaramente che il governo sta (giustamente!) incoraggiando l’utilizzo della moneta elettronica.

Dico che il criterio per capire se puoi concederti una spesa è il tuo saldo di conto corrente e il tuo stato patrimoniale, oltre all’analisi dei tuoi bilanci. In questo articolo ti introduco al metodo 50 30 20 della dottoressa Elizabeth Warren e in che modo l’ho adattato a freelance, liberi professionisti e titolari di partita IVA.

Nel frattempo: fai spese oculate e, mi raccomando, paga con Bancomat e carta di debito!